A luglio, mentre eravamo immersi nelle comunicazioni trimestrali del 2° trimestre riguardanti il contributo di soggiorno qui a Roma, è comparso un avviso sul sito della piattaforma Radar. Questo annuncio informava che a partire dal 10 luglio sarebbe stata modificata la procedura per richiedere il Codice Identificativo Regionale e sarebbe iniziata una nuova procedura per ottenere le credenziali necessarie per le comunicazioni Istat e l’iter per ottenere il CIN (Codice Identificativo Nazionale)
Il titolo dell’annuncio sembrava promettere qualcosa di meno complicato rispetto a quanto poi è emerso leggendo il testo completo.
In realtà, ciò che è stato annunciato corrisponde a quanto stabilito dalla delibera della Giunta Regionale 919/2023, che prevedeva l’adeguamento entro 6 mesi dall’entrata in vigore della legge.
Evitando di addentrarci troppo nei dettagli tecnici e mantenendo un linguaggio chiaro e accessibile, cerchiamo di spiegare cosa è successo, verso quale direzione stiamo procedendo e quali saranno i prossimi passaggi per assicurarci che tutto sia conforme alle normative vigenti.
La Regione Lazio ha annunciato l’avvio della Banca Dati Regionale per le strutture ricettive tramite il nuovo sistema Ross1000, con l’introduzione di un CIR temporaneo in sostituzione del vecchio CIR/CISE per poi passare al nuovo CIN.
Il processo sarà introdotto gradualmente, in via sperimentale dal 10 luglio e diventerà obbligatorio dal 1 settembre.
Ma cosa occorre fare a partire dal 10 luglio?
In poche parole, chi desidera essere un passo avanti può iniziare gradualmente la transizione verso il sistema Ross1000, il quale gestirà tutto archiviando i dati delle strutture in cloud. A seconda delle situazioni, si delineano due scenari differenti:
Se hai già una struttura attiva e possiedi il vecchio CIR/CISE, sei pronto per avviare la procedura di accesso al portale Ross1000. Per i nostri clienti che utilizzano il nostro gestionale e affidano a noi la gestione burocratica, abbiamo già avviato gratuitamente questa transizione. La procedura sarà in fase sperimentale a partire dal 10 luglio e diventerà obbligatoria a partire dal 1 settembre. Le strutture interessate avranno fino a 60 giorni da quella data per ottenere il Codice Identificativo temporaneo.
Se hai aperto una struttura ricettiva a partire dal 10 luglio 2024 e/o non sei ancora registrato su Radar, sarà necessario richiedere l’iscrizione al portale Ross1000 per ottenere le credenziali di accesso necessarie. Si ricorda che dal 1° gennaio, il nuovo sistema applicativo sarà Ross1000 e non sarà più possibile richiedere credenziali su Radar a partire dal 10 luglio per il passaggio al nuovo sistema.
Come funzionano attualmente le comunicazioni ISTAT?
Come già anticipato, l’applicativo Radar rimarrà attivo fino al 31 dicembre, quando sarà dismesso per far spazio al nuovo portale Ross1000 a partire dal 1° gennaio. Chi possiede le vecchie credenziali Radar potrà continuare ad utilizzarle, mentre coloro che avranno richiesto l’accesso a Ross1000 dal 10 luglio dovranno accedere al portale Radar con le credenziali fornite da Ross1000 una volta che gli uffici amministrativi avranno completato l’iter di accreditamento. Per i nostri clienti abbonati, seguiamo attentamente tutte le fasi, dalla generazione delle password all’assegnazione del nuovo CIN, e siamo pronti ad affrontare eventuali problematiche grazie ad un confronto diretto con le amministrazioni interessate. Per consentire l’inserimento dei dati in ritardo, il sistema Radar permetterà di inserire solo i dati relativi al 2024 fino al 30 marzo 2025.
Dal 1° Gennaio, il nuovissimo portale Ross1000 sarà pronto per la trasmissione dei dati Istat, anche se al momento non disponiamo di istruzioni operative specifiche. Restiamo vigili e pronti ad aggiornare i nostri corsi online di conseguenza.
Il CIR temporaneo
Ricevendo le credenziali per il portale Ross1000, avremo accesso all’anagrafica e troveremo il nuovo codice temporaneo da utilizzare in sostituzione del vecchio CIR/CISE per le strutture ricettive, come indicato nell’avviso di Radar.
La validità del codice temporaneo sarà in vigore fino all’effettiva operatività della Banca dati nazionale. Al momento, non sono disponibili informazioni sulle tempistiche da parte delle amministrazioni coinvolte. Ci impegniamo a monitorare attentamente la situazione e a collaborare con i vari funzionari amministrativi per rispondere a qualsiasi dubbio che possa emergere nel frattempo.
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